Riflessologia plantare: hai mai sentito parlare di questa tecnica? Ti piacerebbe conoscerla meglio? In questo articolo imparerai che cos’è e come può esserti utile.
Le origini
Le origini sono molto antiche, si pensa venisse già praticata dagli Egizi e dalla cultura medica popolare antica delle nostre aree geografiche.
Da lì nacquero le cosiddette “Linee di Fitzgerald”, che dividono il corpo in 10 sezioni, partendo dalla testa e arrivando agli arti superiori ed inferiori.
Sulla pianta del piede sono quindi riflessi tutti gli organi del corpo. Attraverso una stimolazione consapevole di questi punti, è possibile inviare al cervello degli stimoli per via linfatica, nervosa e circolatoria.
Il sistema nervoso centrale risponderà al massaggio con un meccanismo a “feedback”, attivando l’organo corrispondente per via riflessa.
Riflessologia plantare: come si esegue
La tecnica si esegue attraverso la stimolazione consapevole dei punti, seguendo uno schema logico di trattamento.
E’ fondamentale stabilire un contatto di empatia e ascolto nei confronti della persona che riceve il massaggio.
L’operatore osserva il piede per fare una prima valutazione.
Zone in cui sono presenti duroni e callosità, danno preziose informazioni sulle zone corporee sottoposte a maggiore tensione.
La forma delle dita rivela tratti particolari della personalità e delle emozioni che prova maggiormente la persona.
Al primo contatto delle mani con il piede, si nota la consistenza e la temperatura, anch’esse informazioni rilevanti.
Se durante il massaggio alcune zone sono doloranti, è un’indicazione che l’organo riflesso è in sovraccarico e ha bisogno di essere sostenuto.
Questo può essere causato dallo stress, errori alimentari ma anche emozioni negative e preoccupazioni continue.
Riflessologia plantare: i benefici
I benefici che puoi ottenere da questa tecnica sono un relax generale del corpo, una riduzione del carico ai piedi, una sensazione di leggerezza e benessere immediato.
Vediamo ora i principali fastidi che contribuisce a riequilibrare:
- ansia
- insonnia
- mal di testa
- mal di schiena
- intestino pigro
- dolori mestruali
- disturbi digestivi
- gonfiore addominale
- stanchezza cronica
- stasi linfatica e venosa
Quanto tempo serve per i risultati?
Il tempo necessario ai primi risultati dipende dalle condizioni di partenza della persona. In linea di massima sono consigliati dai 5 ai 10 trattamenti da eseguire una volta alla settimana. Questo per garantire effetti duraturi nel tempo, da ripetere a un paio di cicli durante l’anno.
Ricorda inoltre che per mantenere i risultati ottenuti, è necessario adottare un corretto stile di vita.
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