Autostima: i segreti per aumentarla
Quanto valore ti dai e quanto ti senti importante? Quante volte ti hanno detto di credere di più in te stesso e nelle tue capacità? Vediamo insieme come aumentare l’autostima, ma prima devo raccontarti una storia.
Anna e l’autostima
Anna era una bambina timida e introversa. A scuola veniva spesso esclusa o tendeva ad autoescludersi dai giochi di gruppo. Preferiva rifugiarsi nei racconti dei libri, andava molto bene a scuola e per cui era considerata una “secchiona“.
Con l’arrivo del ciclo a 10 anni, il suo viso si ricoprì di brufoli e si vergognava a mostrare la faccia, perchè veniva presa in giro continuamente.
Non mostrava mai il suo dolore, ma si sfogava piangendo nel silenzio della sua camera. Anna era molto intelligente e sensibile, entrando nell’adolescenza sognava il principe azzurro che la salvasse da quella prigione.
Si sforzava di compiacere un padre impossibile da accontentare: nonostante tutti i suoi sforzi e i buoni voti, Anna non faceva mai abbastanza, non veniva mai riconosciuta e così aumentava la sua frustrazione e lo scarso valore che attribuiva a sè stessa.
Oggi Anna è una donna adulta, fa un lavoro che odia solo per arrivare a fine mese, con uno stipendio inadeguato e tende ad attrarre partner già impegnati oppure che spariscono nel nulla dopo qualche tempo.

La rabbia
Un giorno Anna si sveglia e decide che è stanca di tutto questo: va a vivere da sola e promette a sè stessa che non vorrà più una relazione seria con un uomo.
Si adatta a fare vari lavori per vivere e comincia ad acquistare capi firmati, borse e scarpe costose, nel tentativo di darsi un valore.
Si identifica con quegli oggetti, partecipa a vari eventi e feste, ma nonostante il trucco, i capelli e gli abiti firmati, Anna ha uno sguardo spento, con un velo grigio di enorme tristezza.
Il bisogno di appartenenza
Il valore che attribuiamo a noi stessi è una faccenda complicata è la sua origine affonda nell’infanzia, nel rapporto coi genitori e con i compagni di scuola.
Nonostante gli sforzi di darsi valore con gli oggetti e la tendenza ad identificarsi con essi, il vuoto interiore si fa strada in modo silenzioso.
Possediamo di tutto ma ci sentiamo vuoti, con la sensazione che manchi sempre qualcosa: ebbene quel qualcosa siamo noi stessi, da cui ci siamo disconnessi nel tentativo di creare un personaggio socialmente accettabile.
In quanto esseri umani siamo animali sociali: soddisfatti i primi bisogni fisiologici di sopravvivenza (respirare, mangiare, dormire, eliminare, riprodursi), il bisogno di appartenenza è uno dei fondamentali.
Ci sentiamo qualcuno solo se apparteniamo a un gruppo, secondo le regole del periodo storico in cui viviamo e della cultura locale.
Fare pace col bambino interiore
Immagina di tornare a quei momenti a scuola in cui eri bambino: osserva colori, suoni, persone e se c’è qualcosa che attrae la tua attenzione.
Immagina ora te da adulto, che prende in braccio quel bambino, che lo coccola e che gli dedica amore e attenzioni, in fondo è solo un bimbo!
Dobbiamo ricordarci di noi, trattarci con amore e diventare genitori di noi stessi. Essere genitori non è facile, nessuno ci dà il libretto di istruzioni per farlo.
Magari i tuoi genitori hanno sbagliato tanto con te, ma cerca di toglierli dal piedistallo su cui li ha messi il bimbo che dipendeva da loro per sopravvivere e guardali con gli occhi di adesso: un uomo e una donna che hanno avuto un figlio, con tutte le difficoltà e le paure che ne conseguono.
Un figlio è come una freccia: viene lanciata nel mondo ma poi è lui che deve disegnare il suo destino.
Ringrazia i tuoi genitori per averti dato la vita, ma ora perdonali e perdonati: è solo un favore che fai a te stesso perchè il rancore intossica le tue cellule e crea una realtà di frustrazione e mancanza.
I Fiori di Bach
Per riequilibrare le emozioni sono utili i Fiori di Bach. Sono 38 essenze conservate in acqua e brandy e ogni fiore ha una funzione specifica.
Larch è il fiore per eccellenza che lavora sull’autostima, aiuta a riconquistare fiducia in sè stessi e nelle proprie capacità.
Willow è il fiore per il rancore che cova silenzioso, la rabbia repressa che non si esprime ma viene trattenuta.
Un libro che ti consiglio che mi è stato molto utile è “Alla ricerca delle coccole perdute” di Giulio Cesare Giacobbe: qui l’autore descrive come le tre personalità bambino, adulto, genitore e come queste si alternano per raggiungere la maturità emotiva.
Questo articolo non sostituisce il parere del medico e dello psicologo, ma è un contenuto informativo delle discipline olistiche e della medicina alternativa. I fatti riportati vogliono essere di aiuto e supporto e sono basati su esperienza personale.

Sono Francesca Canella, originaria di Fiscaglia in provincia di Ferrara. Ho eseguito la formazione in Naturopatia presso l’Istituto di Medicina Naturale di Urbino, un percorso studi di 4 anni e mezzo. Ho partecipato a vari corsi di approfondimento di morfopsicologia, uno stage intensivo di cromopuntura, approfondimenti di riflessologia plantare e di massaggio emozionale con i fiori di Bach.
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